Con la mastoplastica additiva si aumenta il volume del seno; è possibile rendere più grandi mammelle piccole o “riempire” mammelle svuotate a seguito di dimagrimento, gravidanza, allattamento.
La mastoplastica additiva offre risultati che dipendono dalla situazione di partenza di ogni paziente. A seconda delle dimensioni e della pigmentazione dell’areola le incisioni possono essere effettuate nella zona di confine tra areola e cute (periareolare) oppure nella piega al di sotto della mammella (solco inframammario). Le protesi possono essere inserite in una tasca ricavata sotto la ghiandola se il tessuto è sufficiente, nel caso in cui il tessuto residuo ghiandolare non sia adeguato le protesi vengono inserite sotto il muscolo grande pettorale con un risultato estetico più soddisfacente e naturale.
La scelta del tipo di protesi e del volume cui giungere con l'intervento vengono accuratamente valutate durante la visita. Alla paziente vengono fatti indossare alcuni sizer relativamente al volume e alla forma che intende ottenere dall'intervento; può quindi provare a muoversi, guardandosi allo specchio con addosso il volume che desidera, la forma piò o meno "piena" o "a goccia", riuscendo ad immaginare il possibile risultato dell'intervento. La resa dell'effetto post operazione è efficace al 90%.
Attualmente il dottor Cella usa esclusivamente protesi Ergonomiche Motiva di ultima generazione. Queste protesi contengono un gel con una densità particolare che lo rende sicuro in caso di fuoriuscia dello stesso per rottura della protesi. La grande novità di queste protesi ergonomiche sta nel fatto che pur essendo tonde offrono una resa molto naturale, inquanto il gel si modella e si posiziona nelle parti più basse della protesi dando un risultato molto simile a quello delle protesi anatomiche.
Insieme al Team di Villa Bella sono stato tra i primi ad utilizzare queste protesi in Italia e da allora non uso più protesi anatomiche poichè il rischio di rotazione dell'impianto (soprattutto se si fa molta attività fisica), è elevato e comporta un nuovo intervento.
Se la paziente lo desidera c'è la possibilità di inserire all'interno della protesi stessa un microchip che continene tutte le informazioni utili per i controlli (numero di serie della protesi, data e luogo di intervento). In tutti i casi alla paziente viene comunque rilasciato il cartellino delle protesi con tutti i dati utili.